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Italian Bible: John

1:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

1:2 Essa era nel principio con Dio.

1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

1:4 In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini;

1:5 e la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno ricevuta.

1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.

1:7 Egli venne come testimone per render testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui.

1:8 Egli stesso non era la luce, ma venne per render testimonianza alla luce.

1:9 La vera luce che illumina ogni uomo, era per venire nel mondo.

1:10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto.

1:11 E’ venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto;

1:12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome;

1:13 i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio.

1:14 E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria come quella dell’Unigenito venuto da presso al Padre.

1:15 Giovanni gli ha resa testimonianza ed ha esclamato, dicendo: Era di questo che io dicevo: Colui che vien dietro a me mi ha preceduto, perché era prima di me.

1:16 Infatti, è della sua pienezza che noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia sopra grazia.

1:17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità son venute per mezzo di Gesù Cristo.

1:18 Nessuno ha mai veduto Iddio; l’unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l’ha fatto conoscere.

1:19 E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme de’ sacerdoti e dei leviti per domandargli: Tu chi sei?

1:20 Ed egli lo confessò e non lo negò; lo confessò dicendo: Io non sono il Cristo.

1:21 Ed essi gli domandarono: Che dunque? Sei Elia? Ed egli rispose: Non lo sono. Sei tu il profeta? Ed egli rispose: No.

1:22 Essi dunque gli dissero: Chi sei? affinché diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che dici tu di te stesso?

1:23 Egli disse: Io son la voce d’uno che grida nel deserto: Addirizzate la via del Signore, come ha detto il profeta Isaia.

1:24 Or quelli ch’erano stati mandati a lui erano de’ Farisei:

1:25 e gli domandarono: Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?

1:26 Giovanni rispose loro, dicendo: Io battezzo con acqua; nel mezzo di voi è presente uno che voi non conoscete,

1:27 colui che viene dietro a me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio de’ calzari.

1:28 Queste cose avvennero in Betania al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

1:30 Questi è colui del quale dicevo: Dietro a me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me.

1:31 E io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato ad Israele, son io venuto a battezzar con acqua.

1:32 E Giovanni rese la sua testimonianza, dicendo: Ho veduto lo Spirito scendere dal cielo a guisa di colomba, e fermarsi su di lui.

1:33 E io non lo conoscevo; ma Colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quel che battezza con lo Spirito Santo.

1:34 E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figliuol di Dio.

1:35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due de’ suoi discepoli;

1:36 e avendo fissato lo sguardo su Gesù che stava passando, disse: Ecco l’Agnello di Dio!

1:37 E i suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù.

1:38 E Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: Che cercate? Ed essi gli dissero: Rabbì (che, interpretato, vuol dire: Maestro), ove dimori?

1:39 Egli rispose loro: Venite e vedrete. Essi dunque andarono, e videro ove dimorava, e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.

1:40 Andrea, il fratello di Simon Pietro, era uno dei due che aveano udito Giovanni ed avean seguito Gesù.

1:41 Egli pel primo trovò il proprio fratello Simone e gli disse: Abbiam trovato il Messia (che, interpretato, vuol dire: Cristo); e lo menò da Gesù.

1:42 E Gesù, fissato in lui lo sguardo, disse: Tu sei Simone, il figliuol di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa (che significa Pietro).

1:43 Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: Seguimi.

1:44 Or Filippo era di Betsaida, della città d’Andrea e di Pietro.

1:45 Filippo trovò Natanaele, e gli disse: Abbiam trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge, ed i profeti: Gesù figliuolo di Giuseppe, da Nazaret.

1:46 E Natanaele gli disse: Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret? Filippo gli rispose: Vieni a vedere.

1:47 Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro, e disse di lui: Ecco un vero israelita in cui non c’è frode.

1:48 Natanaele gli chiese: Da che mi conosci? Gesù gli rispose: Prima che Filippo ti chiamasse, quand’eri sotto il fico, io t’ho veduto.

1:49 Natanaele gli rispose: Maestro, tu sei il Figliuol di Dio, tu sei il Re d’Israele.

1:50 Gesù rispose e gli disse: Perché t’ho detto che t’avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste.

1:51 Poi gli disse: In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figliuol dell’uomo.

2:1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e c’era la madre di Gesù.

2:2 E Gesù pure fu invitato co’ suoi discepoli alle nozze.

2:3 E venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: Non han più vino.

2:4 E Gesù le disse: Che v’è fra me e te, o donna? L’ora mia non è ancora venuta.

2:5 Sua madre disse ai servitori: Fate tutto quel che vi dirà.

2:6 Or c’erano quivi sei pile di pietra, destinate alla purificazione de’ Giudei, le quali contenevano ciascuna due o tre misure.

2:7 Gesù disse loro: Empite d’acqua le pile. Ed essi le empirono fino all’orlo.

2:8 Poi disse loro: Ora attingete, e portatene al maestro di tavola. Ed essi gliene portarono.

2:9 E quando il maestro di tavola ebbe assaggiata l’acqua ch’era diventata vino (or egli non sapea donde venisse, ma ben lo sapeano i servitori che aveano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse:

2:10 Ognuno serve prima il vin buono; e quando si è bevuto largamente, il men buono; tu, invece, hai serbato il vin buono fino ad ora.

2:11 Gesù fece questo primo de’ suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria; e i suoi discepoli credettero in lui.

2:12 Dopo questo, scese a Capernaum, egli con sua madre, co’ suoi fratelli e i suoi discepoli; e stettero quivi non molti giorni.

2:13 Or la Pasqua de’ Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme.

2:14 E trovò nel tempio quelli che vendevano buoi e pecore e colombi, e i cambiamonete seduti.

2:15 E fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio, pecore e buoi; e sparpagliò il danaro dei cambiamonete, e rovesciò le tavole;

2:16 e a quelli che vendeano i colombi, disse: Portate via di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato.

2:17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo della tua casa mi consuma.

2:18 I Giudei allora presero a dirgli: Qual segno ci mostri tu che fai queste cose?

2:19 Gesù rispose loro: Disfate questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere.

2:20 Allora i Giudei dissero: Quarantasei anni è durata la fabbrica di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?

2:21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

2:22 Quando dunque fu risorto da’ morti, i suoi discepoli si ricordarono ch’egli avea detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù avea detta.

2:23 Mentr’egli era in Gerusalemme alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i miracoli ch’egli faceva.

2:24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti,

2:25 e perché non avea bisogno della testimonianza d’alcuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.

3:1 Or v’era tra i Farisei un uomo, chiamato Nicodemo, un de’ capi de’ Giudei.

3:2 Egli venne di notte a Gesù, e gli disse: Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui.

3:3 Gesù gli rispose dicendo: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio.

3:4 Nicodemo gli disse: Come può un uomo nascere quand’è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre e nascere?

3:5 Gesù rispose: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

3:6 Quel che è nato dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito, è spirito.

3:7 Non ti maravigliare se t’ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo.

3:8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né d’onde viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito.

3:9 Nicodemo replicò e gli disse: Come possono avvenir queste cose?

3:10 Gesù gli rispose: Tu se’ il dottor d’Israele e non sai queste cose?

3:11 In verità, in verità io ti dico che noi parliamo di quel che sappiamo, e testimoniamo di quel che abbiamo veduto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza.

3:12 Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti?

3:13 E nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figliuol dell’uomo che è nel cielo.

3:14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell’uomo sia innalzato,

3:15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.

3:16 Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

3:17 Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

3:18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figliuol di Dio.

3:19 E il giudizio è questo: che la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvage.

3:20 Poiché chiunque fa cose malvage odia la luce e non viene alla luce, perché le sue opere non siano riprovate;

3:21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le opere sue siano manifestate, perché son fatte in Dio.

3:22 Dopo queste cose, Gesù venne co’ suoi discepoli nelle campagne della Giudea; quivi si trattenne con loro, e battezzava.

3:23 Or anche Giovanni stava battezzando a Enon, presso Salim, perché c’era là molt’acqua; e la gente veniva a farsi battezzare.

3:24 Poiché Giovanni non era ancora stato messo in prigione.

3:25 Nacque dunque una discussione fra i discepoli di Giovanni e un Giudeo intorno alla purificazione.

3:26 E vennero a Giovanni e gli dissero: Maestro, colui che era con te di là dal Giordano, e al quale tu rendesti testimonianza, eccolo che battezza, e tutti vanno a lui.

3:27 Giovanni rispose dicendo: L’uomo non può ricever cosa alcuna, se non gli è data dal cielo.

3:28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Io non sono il Cristo; ma son mandato davanti a lui.

3:29 Colui che ha la sposa è lo sposo; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; questa allegrezza che è la mia è perciò completa.

3:30 Bisogna che egli cresca, e che io diminuisca.

3:31 Colui che vien dall’alto è sopra tutti; colui che vien dalla terra è della terra e parla com’essendo della terra; colui che vien dal cielo è sopra tutti.

3:32 Egli rende testimonianza di quel che ha veduto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza.

3:33 Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato che Dio è verace.

3:34 Poiché colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio; perché Dio non gli dà lo Spirito con misura.

3:35 Il Padre ama il Figliuolo, e gli ha dato ogni cosa in mano.

3:36 Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui.

4:1 Quando dunque il Signore ebbe saputo che i Farisei aveano udito ch’egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni

4:2 (quantunque non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli),

4:3 lasciò la Giudea e se n’andò di nuovo in Galilea.

4:4 Or doveva passare per la Samaria.

4:5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sichar, vicina al podere che Giacobbe dette a Giuseppe, suo figliuolo;

4:6 e quivi era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l’ora sesta.

4:7 Una donna samaritana venne ad attinger l’acqua. Gesù le disse: Dammi da bere.

4:8 (Giacché i suoi discepoli erano andati in città a comprar da mangiare).

4:9 Onde la donna samaritana gli disse: Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana? Infatti i Giudei non hanno relazioni co’ Samaritani.

4:10 Gesù rispose e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli t’avrebbe dato dell’acqua viva.

4:11 La donna gli disse: Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; donde hai dunque cotest’acqua viva?

4:12 Sei tu più grande di Giacobbe nostro padre che ci dette questo pozzo e ne bevve egli stesso co’ suoi figliuoli e il suo bestiame?

4:13 Gesù rispose e le disse: Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo;

4:14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna.

4:15 La donna gli disse: Signore, dammi di cotest’acqua, affinché io non abbia più sete, e non venga più sin qua ad attingere.

4:16 Gesù le disse: Va’ a chiamar tuo marito e vieni qua.

4:17 La donna gli rispose: Non ho marito. E Gesù: Hai detto bene: Non ho marito;

4:18 perché hai avuto cinque mariti; e quello che hai ora, non è tuo marito; in questo hai detto il vero.

4:19 La donna gli disse: Signore, io vedo che tu sei un profeta.

4:20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che a Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare.

4:21 Gesù le disse: Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.

4:22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvazione vien da’ Giudei.

4:23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede.

4:24 Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità.

4:25 La donna gli disse: Io so che il Messia (ch’è chiamato Cristo) ha da venire; quando sarà venuto, ci annunzierà ogni cosa.

4:26 Gesù le disse: Io che ti parlo, son desso.

4:27 In quel mentre giunsero i suoi discepoli, e si maravigliarono ch’egli parlasse con una donna; ma pur nessuno gli chiese: Che cerchi? o: Perché discorri con lei?

4:28 La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente:

4:29 Venite a vedere un uomo che m’ha detto tutto quello che ho fatto; non sarebb’egli il Cristo?

4:30 La gente uscì dalla città e veniva a lui.

4:31 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: Maestro, mangia.

4:32 Ma egli disse loro: Io ho un cibo da mangiare che voi non sapete.

4:33 Perciò i discepoli si dicevano l’uno all’altro: Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?

4:34 Gesù disse loro: Il mio cibo è di far la volontà di Colui che mi ha mandato, e di compiere l’opera sua.

4:35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi vien la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate gli occhi e mirate le campagne come già son bianche da mietere.

4:36 Il mietitore riceve premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore ed il mietitore si rallegrino assieme.

4:37 Poiché in questo è vero il detto: L’uno semina e l’altro miete.

4:38 Io v’ho mandati a mieter quello intorno a cui non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete entrati nella lor fatica.

4:39 Or molti de’ Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: Egli m’ha detto tutte le cose che ho fatte.

4:40 Quando dunque i Samaritani furono venuti a lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne quivi due giorni.

4:41 E più assai credettero a motivo della sua parola;

4:42 e dicevano alla donna: Non è più a motivo di quel che tu ci hai detto, che crediamo; perché abbiamo udito da noi, e sappiamo che questi è veramente il Salvator del mondo.

4:43 Passati que’ due giorni, egli partì di là per andare in Galilea;

4:44 poiché Gesù stesso aveva attestato che un profeta non è onorato nella sua propria patria.

4:45 Quando dunque fu venuto in Galilea, fu accolto dai Galilei, perché avean vedute tutte le cose ch’egli avea fatte in Gerusalemme alla festa; poiché anch’essi erano andati alla festa.

4:46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove avea cambiato l’acqua in vino. E v’era un certo ufficial reale, il cui figliuolo era infermo a Capernaum.

4:47 Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò a lui e lo pregò che scendesse e guarisse il suo figliuolo, perché stava per morire.

4:48 Perciò Gesù gli disse: Se non vedete segni e miracoli, voi non crederete.

4:49 L’ufficial reale gli disse: Signore, scendi prima che il mio bambino muoia.

4:50 Gesù gli disse: Va’, il tuo figliuolo vive. Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli avea detta, e se ne andò.

4:51 E come già stava scendendo, i suoi servitori gli vennero incontro e gli dissero: Il tuo figliuolo vive.

4:52 Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a star meglio; ed essi gli risposero: Ieri, all’ora settima, la febbre lo lasciò.

4:53 Così il padre conobbe che ciò era avvenuto nell’ora che Gesù gli avea detto: Il tuo figliuolo vive; e credette lui con tutta la sua casa.

4:54 Questo secondo miracolo fece di nuovo Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.

5:1 Dopo queste cose ci fu una festa de’ Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme.

5:2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, v’è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici.

5:3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d’infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici, i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua;

5:4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l’acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l’acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito.

5:5 E quivi era un uomo, che da trentott’anni era infermo.

5:6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da gran tempo stava così, gli disse: Vuoi esser risanato?

5:7 L’infermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me.

5:8 Gesù gli disse: Lèvati, prendi il tuo lettuccio, e cammina.

5:9 E in quell’istante quell’uomo fu risanato; e preso il suo lettuccio, si mise a camminare.

5:10 Or quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all’uomo guarito: E’ sabato, e non ti è lecito portare il tuo lettuccio.

5:11 Ma egli rispose loro: E’ colui che m’ha guarito, che m’ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina.

5:12 Essi gli domandarono: Chi è quell’uomo che t’ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina?

5:13 Ma colui ch’era stato guarito non sapeva chi fosse; perché Gesù era scomparso, essendovi in quel luogo molta gente.

5:14 Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei guarito; non peccar più, che non t’accada di peggio.

5:15 Quell’uomo se ne andò, e disse ai Giudei che Gesù era quel che l’avea risanato.

5:16 E per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavan d’ucciderlo; perché facea quelle cose di sabato.

5:17 Gesù rispose loro: Il Padre mio opera fino ad ora, ed anche io opero.

5:18 Perciò dunque i Giudei più che mai cercavan d’ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

5:19 Gesù quindi rispose e disse loro: In verità, in verità io vi dico che il Figliuolo non può da se stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa similmente.

5:20 Poiché il Padre ama il Figliuolo, e gli mostra tutto quello che Egli fa; e gli mostrerà delle opere maggiori di queste, affinché ne restiate maravigliati.

5:21 Difatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figliuolo vivifica chi vuole.

5:22 Oltre a ciò, il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuolo,

5:23 affinché tutti onorino il Figliuolo come onorano il Padre. Chi non onora il Figliuolo non onora il Padre che l’ha mandato.

5:24 In verità, in verità io vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

5:25 In verità, in verità io vi dico: L’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figliuol di Dio; e quelli che l’avranno udita, vivranno.

5:26 Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figliuolo d’aver vita in se stesso;

5:27 e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figliuol dell’uomo.

5:28 Non vi maravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nei sepolcri, udranno la sua voce e ne verranno fuori:

5:29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; e quelli che hanno operato male, in risurrezion di giudicio.

5:30 Io non posso far nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudicio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato.

5:31 Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è verace.

5:32 V’è un altro che rende testimonianza di me; e io so che la testimonianza ch’egli rende di me, è verace.

5:33 Voi avete mandato da Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.

5:34 Io però la testimonianza non la prendo dall’uomo, ma dico questo affinché voi siate salvati.

5:35 Egli era la lampada ardente e splendente e voi avete voluto per breve ora godere alla sua luce.

5:36 Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perché le opere che il Padre mi ha dato a compiere, quelle opere stesse che io fo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.

5:37 E il Padre che mi ha mandato, ha Egli stesso reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l’avete mai udita; e il suo sembiante, non l’avete mai veduto;

5:38 e la sua parola non l’avete dimorante in voi, perché non credete in colui ch’Egli ha mandato.

5:39 Voi investigate le Scritture, perché pensate aver per mezzo d’esse vita eterna, ed esse son quelle che rendon testimonianza di me;

5:40 eppure non volete venire a me per aver la vita!

5:41 Io non prendo gloria dagli uomini;

5:42 ma vi conosco che non avete l’amor di Dio in voi.

5:43 Io son venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, voi lo riceverete.

5:44 Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che vien da Dio solo?

5:45 Non crediate che io sia colui che vi accuserà davanti al Padre; v’è chi v’accusa, ed è Mosè, nel quale avete riposta la vostra speranza.

5:46 Perché se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me.

5:47 Ma se non credete agli scritti di lui, come crederete alle mie parole?

6:1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all’altra riva del mar di Galilea, ch’è il mar di Tiberiade.

6:2 E una gran moltitudine lo seguiva, perché vedeva i miracoli ch’egli faceva sugl’infermi.

6:3 Ma Gesù salì sul monte e quivi si pose a sedere co’ suoi discepoli.

6:4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina.

6:5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva a lui, disse a Filippo: Dove comprerem noi del pane perché questa gente abbia da mangiare?

6:6 Diceva così per provarlo; perché sapeva bene quel che stava per fare.

6:7 Filippo gli rispose: Dugento denari di pane non bastano perché ciascun di loro n’abbia un pezzetto.

6:8 Uno de’ suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse:

6:9 V’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?

6:10 Gesù disse: Fateli sedere. Or v’era molt’erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed eran circa cinquemila uomini.

6:11 Gesù quindi prese i pani; e dopo aver rese grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece de’ pesci, quanto volevano.

6:12 E quando furon saziati, disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, ché nulla se ne perda.

6:13 Essi quindi li raccolsero, ed empiron dodici ceste di pezzi che di que’ cinque pani d’orzo erano avanzati a quelli che avean mangiato.

6:14 La gente dunque, avendo veduto il miracolo che Gesù avea fatto, disse: Questi è certo il profeta che ha da venire al mondo.

6:15 Gesù quindi, sapendo che stavan per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.

6:16 E quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare;

6:17 e montati in una barca, si dirigevano all’altra riva, verso Capernaum. Già era buio, e Gesù non era ancora venuto a loro.

6:18 E il mare era agitato, perché tirava un gran vento.

6:19 Or com’ebbero vogato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava sul mare e s’accostava alla barca; ed ebbero paura.

6:20 Ma egli disse loro: Son io, non temete.

6:21 Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove eran diretti.

6:22 La folla che era rimasta all’altra riva del mare avea notato che non v’era quivi altro che una barca sola, e che Gesù non v’era entrato co’ suoi discepoli, ma che i discepoli eran partiti soli.

6:23 Or altre barche eran giunte da Tiberiade, presso al luogo dove avean mangiato il pane dopo che il Signore avea reso grazie.

6:24 La folla, dunque, quando l’indomani ebbe veduto che Gesù non era quivi, né che v’erano i suoi discepoli, montò in quelle barche, e venne a Capernaum in cerca di Gesù.

6:25 E trovatolo di là dal mare, gli dissero: Maestro, quando se’ giunto qua?

6:26 Gesù rispose loro e disse: In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete veduto dei miracoli, ma perché avete mangiato de’ pani e siete stati saziati.

6:27 Adopratevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, il quale il Figliuol dell’uomo vi darà; poiché su lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio suggello.

6:28 Essi dunque gli dissero: Che dobbiam fare per operare le opere di Dio?

6:29 Gesù rispose e disse loro: Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che Egli ha mandato.

6:30 Allora essi gli dissero: Qual segno fai tu dunque perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi?

6:31 I nostri padri mangiaron la manna nel deserto, com’è scritto: Egli diè loro da mangiare del pane venuto dal cielo.

6:32 E Gesù disse loro: In verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che vien dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo.

6:33 Poiché il pan di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo. Essi quindi gli dissero:

6:34 Signore, dacci sempre di codesto pane.

6:35 Gesù disse loro: Io son il pan della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete.

6:36 Ma io ve l’ho detto: Voi m’avete veduto, eppur non credete!

6:37 Tutto quel che il Padre mi dà, verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori;

6:38 perché son disceso dal cielo per fare non la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato.

6:39 E questa è la volontà di Colui che mi ha mandato: ch’io non perda nulla di tutto quel ch’Egli m’ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.

6:40 Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

6:41 I Giudei perciò mormoravano di lui perché avea detto: Io sono il pane che è disceso dal cielo.

6:42 E dicevano: Non è costui Gesù, il figliuol di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai dice egli ora: Io son disceso dal cielo?

6:43 Gesù rispose e disse loro: Non mormorate fra voi.

6:44 Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

6:45 E’ scritto nei profeti: E saranno tutti ammaestrati da Dio. Ogni uomo che ha udito il Padre ed ha imparato da lui, viene a me.

6:46 Non che alcuno abbia veduto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha veduto il Padre.

6:47 In verità, in verità io vi dico: Chi crede ha vita eterna.

6:48 Io sono il pan della vita.

6:49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono.

6:50 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia.

6:51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.

6:52 I Giudei dunque disputavano fra di loro, dicendo: Come mai può costui darci a mangiare la sua carne?

6:53 Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.

6:54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

6:55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda.

6:56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.

6:57 Come il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagion del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli a cagion di me.

6:58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non qual era quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno.

6:59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Capernaum.

6:60 Onde molti dei suoi discepoli, udite che l’ebbero, dissero: Questo parlare è duro; chi lo può ascoltare?

6:61 Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravan di ciò, disse loro: Questo vi scandalizza?

6:62 E che sarebbe se vedeste il Figliuol dell’uomo ascendere dov’era prima?

6:63 E’ lo spirito quel che vivifica; la carne non giova nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.

6:64 Ma fra voi ve ne sono alcuni che non credono. Poiché Gesù sapeva fin da principio chi eran quelli che non credevano, e chi era colui che lo tradirebbe.

6:65 E diceva: Per questo v’ho detto che niuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre.

6:66 D’allora molti de’ suoi discepoli si ritrassero indietro e non andavan più con lui.

6:67 Perciò Gesù disse ai dodici: Non ve ne volete andare anche voi?

6:68 Simon Pietro gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna;

6:69 e noi abbiam creduto e abbiam conosciuto che tu sei il Santo di Dio.

6:70 Gesù rispose loro: Non ho io scelto voi dodici? Eppure, un di voi è un diavolo.

6:71 Or egli parlava di Giuda, figliuol di Simone Iscariota, perché era lui, uno di quei dodici, che lo dovea tradire.

7:1 Dopo queste cose, Gesù andava attorno per la Galilea; non voleva andare attorno per la Giudea perché i Giudei cercavan d’ucciderlo.

7:2 Or la festa de’ Giudei, detta delle Capanne, era vicina.

7:3 Perciò i suoi fratelli gli dissero: Partiti di qua e vattene in Giudea, affinché i tuoi discepoli veggano anch’essi le opere che tu fai.

7:4 Poiché niuno fa cosa alcuna in segreto, quando cerca d’esser riconosciuto pubblicamente. Se tu fai codeste cose, palesati al mondo.

7:5 Poiché neppure i suoi fratelli credevano in lui.

7:6 Gesù quindi disse loro: Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo, invece, è sempre pronto.

7:7 Il mondo non può odiar voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le sue opere sono malvagie.

7:8 Salite voi alla festa; io non salgo ancora a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto.

7:9 E dette loro queste cose, rimase in Galilea.

7:10 Quando poi i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora vi salì anche lui; non palesemente, ma come di nascosto.

7:11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa, e dicevano: Dov’è egli?

7:12 E v’era fra le turbe gran mormorio intorno a lui. Gli uni dicevano: E’ un uomo dabbene! Altri dicevano: No, anzi, travia la moltitudine!

7:13 Nessuno però parlava di lui apertamente, per paura de’ Giudei.

7:14 Or quando s’era già a metà della festa, Gesù salì al tempio e si mise a insegnare.

7:15 Onde i Giudei si maravigliavano e dicevano: Come mai s’intende costui di lettere, senz’aver fatto studi?

7:16 E Gesù rispose loro e disse: La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato.

7:17 Se uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio.

7:18 Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato, egli è verace e non v’è ingiustizia in lui.

7:19 Mosè non v’ha egli data la legge? Eppure nessun di voi mette ad effetto la legge! Perché cercate d’uccidermi?

7:20 La moltitudine rispose: Tu hai un demonio! Chi cerca d’ucciderti?

7:21 Gesù rispose e disse loro: Un’opera sola ho fatto, e tutti ve ne maravigliate.

7:22 Mosè v’ha dato la circoncisione (non che venga da Mosè, ma viene dai padri); e voi circoncidete l’uomo in giorno di sabato.

7:23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro a me perché in giorno di sabato ho guarito un uomo tutto intero?

7:24 Non giudicate secondo l’apparenza, ma giudicate con giusto giudizio.

7:25 Dicevano dunque alcuni di Gerusalemme: Non è questi colui che cercano di uccidere?

7:26 Eppure, ecco, egli parla liberamente, e non gli dicon nulla. Avrebbero mai i capi riconosciuto per davvero ch’egli è il Cristo?

7:27 Eppure, costui sappiamo donde sia; ma quando il Cristo verrà, nessuno saprà donde egli sia.

7:28 Gesù dunque, insegnando nel tempio, esclamò: Voi e mi conoscete e sapete di dove sono; però io non son venuto da me, ma Colui che mi ha mandato è verità, e voi non lo conoscete.

7:29 Io lo conosco, perché vengo da lui, ed è Lui che mi ha mandato.

7:30 Cercavan perciò di pigliarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché l’ora sua non era ancora venuta.

7:31 Ma molti della folla credettero in lui, e dicevano: Quando il Cristo sarà venuto, farà egli più miracoli che questi non abbia fatto?

7:32 I Farisei udirono la moltitudine mormorare queste cose di lui; e i capi sacerdoti e i Farisei mandarono delle guardie a pigliarlo.

7:33 Perciò Gesù disse loro: Io sono ancora con voi per poco tempo; poi me ne vo a Colui che mi ha mandato.

7:34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove io sarò, voi non potete venire.

7:35 Perciò i Giudei dissero fra loro: Dove dunque andrà egli che noi non lo troveremo? Andrà forse a quelli che son dispersi fra i Greci, ad ammaestrare i Greci?

7:36 Che significa questo suo dire: Voi mi cercherete e non mi troverete; e: Dove io sarò voi non potete venire?

7:37 Or nell’ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesù, stando in piè, esclamò: Se alcuno ha sete, venga a me e beva.

7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno.

7:39 Or disse questo dello Spirito, che doveano ricevere quelli che crederebbero in lui; poiché lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

7:40 Una parte dunque della moltitudine, udite quelle parole, diceva: Questi è davvero il profeta.

7:41 Altri dicevano: Questi è il Cristo. Altri, invece, dicevano: Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo?

7:42 La Scrittura non ha ella detto che il Cristo viene dalla progenie di Davide e da Betleem, il villaggio dove stava Davide?

7:43 Vi fu dunque dissenso fra la moltitudine, a motivo di lui;

7:44 e alcuni di loro lo voleano pigliare, ma nessuno gli mise le mani addosso.

7:45 Le guardie dunque tornarono dai capi sacerdoti e dai Farisei, i quali dissero loro: Perché non l’avete condotto?

7:46 Le guardie risposero: Nessun uomo parlò mai come quest’uomo!

7:47 Onde i Farisei replicaron loro: Siete stati sedotti anche voi?

7:48 Ha qualcuno de’ capi o de’ Farisei creduto in lui?

7:49 Ma questa plebe, che non conosce la legge, è maledetta!

7:50 Nicodemo (un di loro, quello che prima era venuto a lui) disse loro:

7:51 La nostra legge giudica ella un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quel che ha fatto?

7:52 Essi gli risposero: sei anche tu di Galilea? Investiga, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta.

7:53 E ognuno se ne andò a casa sua.

8:1 Gesù andò al monte degli Ulivi.

8:2 E sul far del giorno, tornò nel tempio, e tutto il popolo venne a lui; ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava.

8:3 Allora gli scribi e i Farisei gli menarono una donna còlta in adulterio; e fattala stare in mezzo,

8:4 gli dissero: Maestro, questa donna è stata còlta in flagrante adulterio.

8:5 Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare queste tali; e tu che ne dici?

8:6 Or dicean questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito in terra.

8:7 E siccome continuavano a interrogarlo, egli, rizzatosi, disse loro: Chi di voi è senza peccato, scagli il primo la pietra contro di lei.

8:8 E chinatosi di nuovo, scriveva in terra.

8:9 Ed essi, udito ciò, e ripresi dalla loro coscienza, si misero ad uscire ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo.

8:10 E Gesù, rizzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: Donna, dove sono que’ tuoi accusatori? Nessuno t’ha condannata?

8:11 Ed ella rispose: Nessuno, Signore. E Gesù le disse: Neppure io ti condanno; va’ e non peccar più.

8:12 Or Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.

8:13 Allora i Farisei gli dissero: Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è verace.

8:14 Gesù rispose e disse loro: Quand’anche io testimoni di me stesso, la mia testimonianza è verace, perché so donde son venuto e donde vado; ma voi non sapete donde io vengo né dove vado.

8:15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico alcuno.

8:16 E anche se giudico, il mio giudizio è verace, perché non son solo, ma son io col Padre che mi ha mandato.

8:17 D’altronde nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è verace.

8:18 Or son io a testimoniar di me stesso, e il Padre che mi ha mandato testimonia pur di me.

8:19 Onde essi gli dissero: Dov’è tuo padre? Gesù rispose: Voi non conoscete né me né il Padre mio: se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio.

8:20 Queste parole disse Gesù nel tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perché l’ora sua non era ancora venuta.

8:21 Egli dunque disse loro di nuovo: Io me ne vado, e voi mi cercherete, e morrete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire.

8:22 Perciò i Giudei dicevano: S’ucciderà egli forse, poiché dice: Dove vado io voi non potete venire?

8:23 Ed egli diceva loro: Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo.

8:24 Perciò v’ho detto che morrete ne’ vostri peccati; perché se non credete che sono io (il Cristo), morrete nei vostri peccati.

8:25 Allora gli domandarono: Chi sei tu? Gesù rispose loro: Sono per l’appunto quel che vo dicendovi.

8:26 Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma Colui che mi ha mandato è verace, e le cose che ho udite da lui, le dico al mondo.

8:27 Essi non capirono ch’egli parlava loro del Padre.

8:28 Gesù dunque disse loro: Quando avrete innalzato il Figliuol dell’uomo, allora conoscerete che son io (il Cristo) e che non fo nulla da me, ma dico queste cose secondo che il Padre m’ha insegnato.

8:29 E Colui che mi ha mandato è meco; Egli non mi ha lasciato solo, perché fo del continuo le cose che gli piacciono.

8:30 Mentr’egli parlava così, molti credettero in lui.

8:31 Gesù allora prese a dire a que’ Giudei che aveano creduto in lui: Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

8:32 e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.

8:33 Essi gli risposero: noi siamo progenie d’Abramo, e non siamo mai stati schiavi di alcuno; come puoi tu dire: Voi diverrete liberi?

8:34 Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato.

8:35 Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre.

8:36 Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi.

8:37 Io so che siete progenie d’Abramo; ma cercate d’uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi.

8:38 Io dico quel che ho veduto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro.

8:39 Essi risposero e gli dissero: Il padre nostro è Abramo. Gesù disse loro: Se foste figliuoli d’Abramo, fareste le opere d’Abramo;

8:40 ma ora cercate d’uccider me, uomo che v’ho detta la verità che ho udita da Dio; così non fece Abramo.

8:41 Voi fate le opere del padre vostro. Essi gli dissero: Noi non siam nati di fornicazione; abbiamo un solo Padre: Iddio.

8:42 Gesù disse loro: Se Dio fosse vostro Padre, amereste me, perché io son proceduto e vengo da Dio, perché io non son venuto da me, ma è Lui che mi ha mandato.

8:43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola.

8:44 Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna.

8:45 E a me, perché dico la verità, voi non credete.

8:46 Chi di voi mi convince di peccato? Se vi dico la verità, perché non mi credete?

8:47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio.

8:48 I Giudei risposero e gli dissero: Non diciam noi bene che sei un Samaritano e che hai un demonio?

8:49 Gesù rispose: Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate.

8:50 Ma io non cerco la mia gloria; v’è Uno che la cerca e che giudica.

8:51 In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte.

8:52 I Giudei gli dissero: Or vediam bene che tu hai un demonio. Abramo e i profeti son morti, e tu dici: Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte.

8:53 Sei tu forse maggiore del padre nostro Abramo, il quale è morto? Anche i profeti son morti; chi pretendi d’essere?

8:54 Gesù rispose: S’io glorifico me stesso, la mia gloria è un nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, che voi dite esser vostro Dio,

8:55 e non l’avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola.

8:56 Abramo, vostro padre, ha giubilato nella speranza di vedere il mio giorno; e l’ha veduto, e se n’è rallegrato.

8:57 I Giudei gli dissero: Tu non hai ancora cinquant’anni e hai veduto Abramo?

8:58 Gesù disse loro: In verità, in verità vi dico: Prima che Abramo fosse nato, io sono.

8:59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose ed uscì dal tempio.

9:1 E passando vide un uomo ch’era cieco fin dalla nascita.

9:2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?

9:3 Gesù rispose: Né lui peccò, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui.

9:4 Bisogna che io compia le opere di Colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare.

9:5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo.

9:6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco,

9:7 e gli disse: Va’, làvati nella vasca di Siloe (che significa: mandato). Egli dunque andò e si lavò, e tornò che ci vedeva.

9:8 Perciò i vicini e quelli che per l’innanzi l’avean veduto, perché era mendicante, dicevano: Non è egli quello che stava seduto a chieder l’elemosina?

9:9 Gli uni dicevano: E’ lui. Altri dicevano: No, ma gli somiglia. Egli diceva: Son io.

9:10 Allora essi gli domandarono: Com’è che ti sono stati aperti gli occhi?

9:11 Egli rispose: Quell’uomo che si chiama Gesù fece del fango, me ne spalmò gli occhi e mi disse: Vattene a Siloe e làvati. Io quindi sono andato, e mi son lavato e ho ricuperato la vista.

9:12 Ed essi gli dissero: Dov’è costui? Egli rispose: Non so.

9:13 Menarono a’ Farisei colui ch’era stato cieco.

9:14 Or era in giorno di sabato che Gesù avea fatto il fango e gli avea aperto gli occhi.

9:15 I Farisei dunque gli domandaron di nuovo anch’essi com’egli avesse ricuperata la vista. Ed egli disse loro: Egli mi ha messo del fango sugli occhi, mi son lavato, e ci veggo.

9:16 Perciò alcuni dei Farisei dicevano: Quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato. Ma altri dicevano: Come può un uomo peccatore far tali miracoli? E v’era disaccordo fra loro.

9:17 Essi dunque dissero di nuovo al cieco: E tu, che dici di lui, dell’averti aperto gli occhi? Egli rispose: E’ un profeta.

9:18 I Giudei dunque non credettero di lui che fosse stato cieco e avesse ricuperata la vista, finché non ebbero chiamati i genitori di colui che avea ricuperata la vista,

9:19 e li ebbero interrogati così: E’ questo il vostro figliuolo che dite esser nato cieco? Com’è dunque che ora ci vede?

9:20 I suoi genitori risposero: Sappiamo che questo è nostro figliuolo, e che è nato cieco;

9:21 ma come ora ci veda, non sappiamo; né sappiamo chi gli abbia aperti gli occhi; domandatelo a lui; egli è d’età; parlerà lui di sé.

9:22 Questo dissero i suoi genitori perché avean paura de’ Giudei; poiché i Giudei avean già stabilito che se uno riconoscesse Gesù come Cristo, fosse espulso dalla sinagoga.

9:23 Per questo dissero i suoi genitori: Egli è d’età, domandatelo a lui.

9:24 Essi dunque chiamarono per la seconda volta l’uomo ch’era stato cieco, e gli dissero: Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quell’uomo è un peccatore.

9:25 Egli rispose: S’egli sia un peccatore, non so, una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo.

9:26 Essi allora gli dissero: Che ti fece egli? Come t’aprì gli occhi?

9:27 Egli rispose loro: Ve l’ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse anche voi diventar suoi discepoli?

9:28 Essi l’ingiuriarono e dissero: Sei tu discepolo di costui; ma noi siam discepoli di Mosè.

9:29 Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma quant’è a costui, non sappiamo di dove sia.

9:30 Quell’uomo rispose e disse loro: Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure, m’ha aperto gli occhi!

9:31 Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, quello egli esaudisce.

9:32 Da che mondo è mondo non s’è mai udito che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato.

9:33 Se quest’uomo non fosse da Dio, non potrebbe far nulla.

9:34 Essi risposero e gli dissero: Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi? E lo cacciaron fuori.

9:35 Gesù udì che l’avean cacciato fuori; e trovatolo gli disse: Credi tu nel Figliuol di Dio?

9:36 Colui rispose: E chi è egli, Signore, perché io creda in lui?

9:37 Gesù gli disse: Tu l’hai già veduto; e quei che parla teco, è lui.

9:38 Ed egli disse: Signore, io credo. E gli si prostrò dinanzi.

9:39 E Gesù disse: Io son venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi.

9:40 E quelli de’ Farisei che eran con lui udirono queste cose e gli dissero: Siamo ciechi anche noi?

9:41 Gesù rispose loro: Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane.

10:1 In verità, in verità io vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, esso è un ladro e un brigante.

10:2 Ma colui che entra per la porta è pastore delle pecore.

10:3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le mena fuori.

10:4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.

10:5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei.

10:6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono di che cosa parlasse loro.

10:7 Onde Gesù di nuovo disse loro: In verità, in verità vi dico: Io sono la porta delle pecore.

10:8 Tutti quelli che son venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.

10:9 Io son la porta; se uno entra per me, sarà salvato, ed entrerà ed uscirà, e troverà pastura.

10:10 Il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbian la vita e l’abbiano ad esuberanza.

10:11 Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore.

10:12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde.

10:13 Il mercenario si dà alla fuga perché è mercenario e non si cura delle pecore.

10:14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono,

10:15 come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le pecore.

10:16 Ho anche delle altre pecore, che non son di quest’ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

10:17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi.

10:18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho podestà di deporla e ho podestà di ripigliarla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio.

10:19 Nacque di nuovo un dissenso fra i Giudei a motivo di queste parole.

10:20 E molti di loro dicevano: Egli ha un demonio ed è fuori di sé; perché l’ascoltate?

10:21 Altri dicevano: Queste non son parole di un indemoniato. Può un demonio aprir gli occhi a’ ciechi?

10:22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d’inverno,

10:23 e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.

10:24 I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: fino a quando terrai sospeso l’animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente.

10:25 Gesù rispose loro: Ve l’ho detto, e non lo credete; le opere che fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me;

10:26 ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore.

10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono;

10:28 e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.

10:29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre.

10:30 Io ed il Padre siamo uno.

10:31 I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo.

10:32 Gesù disse loro: Molte buone opere v’ho mostrate da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate voi?

10:33 I Giudei gli risposero: Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.

10:34 Gesù rispose loro: Non è egli scritto nella vostra legge: Io ho detto: Voi siete dèi?

10:35 Se chiama dèi coloro a’ quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata),

10:36 come mai dite voi a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, che bestemmia, perché ho detto: Son Figliuolo di Dio?

10:37 Se non faccio le opere del Padre mio, non mi credete;

10:38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel padre.

10:39 Essi cercavan di nuovo di pigliarlo; ma egli sfuggì loro dalle mani.

10:40 E Gesù se ne andò di nuovo al di là del Giordano, nel luogo dove Giovanni da principio stava battezzando; e quivi dimorò.

10:41 E molti vennero a lui, e dicevano: Giovanni, è vero, non fece alcun miracolo; ma tutto quello che Giovanni disse di quest’uomo, era vero.

10:42 E quivi molti credettero in lui.

11:1 Or v’era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella.

11:2 Maria era quella che unse il Signore d’olio odorifero e gli asciugò i piedi co’ suoi capelli; e Lazzaro, suo fratello, era malato.

11:3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: Signore, ecco, colui che tu ami è malato.

11:4 Gesù, udito ciò, disse: Questa malattia non è a morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo d’essa il Figliuol di Dio sia glorificato.

11:5 Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro.

11:6 Come dunque ebbe udito ch’egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dov’era;

11:7 poi dopo, disse a’ discepoli: Torniamo in Giudea!

11:8 I discepoli gli dissero: Maestro, i Giudei cercavano or ora di lapidarti, e tu vuoi tornar là?

11:9 Gesù rispose: Non vi son dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;

11:10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui.

11:11 Così parlò; e poi disse loro: Il nostro amico Lazzaro s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo.

11:12 Perciò i discepoli gli dissero: Signore, s’egli dorme, sarà salvo.

11:13 Or Gesù avea parlato della morte di lui; ma essi pensarono che avesse parlato del dormir del sonno.

11:14 Allora Gesù disse loro apertamente: Lazzaro è morto;

11:15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo a lui!

11:16 Allora Toma, detto Didimo, disse ai suoi condiscepoli: Andiamo anche noi, per morire con lui!

11:17 Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro.

11:18 Or Betania non distava da Gerusalemme che circa quindici stadi;

11:19 e molti Giudei eran venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.

11:20 Come dunque Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro; ma Maria stava seduta in casa.

11:21 Marta dunque disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto;

11:22 e anche adesso so che tutto quel che chiederai a Dio, Dio te lo darà.

11:23 Gesù le disse: Tuo fratello risusciterà.

11:24 Marta gli disse: Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell’ultimo giorno.

11:25 Gesù le disse: Io son la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivrà;

11:26 e chiunque vive e crede in me, non morrà mai. Credi tu questo?

11:27 Ella gli disse: Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio che dovea venire nel mondo.

11:28 E detto questo, se ne andò, e chiamò di nascosto Maria, sua sorella, dicendole: il Maestro è qui, e ti chiama.

11:29 Ed ella, udito questo, si alzò in fretta e venne a lui.

11:30 Or Gesù non era ancora entrato nel villaggio, ma era sempre nel luogo dove Marta l’aveva incontrato.

11:31 Quando dunque i Giudei ch’erano in casa con lei e la consolavano, videro che Maria s’era alzata in fretta ed era uscita, la seguirono, supponendo che si recasse al sepolcro a piangere.

11:32 Appena Maria fu giunta dov’era Gesù e l’ebbe veduto, gli si gettò a’ piedi dicendogli: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto.

11:33 E quando Gesù la vide piangere, e vide i Giudei ch’eran venuti con lei piangere anch’essi, fremé nello spirito, si conturbò, e disse:

11:34 Dove l’avete posto? Essi gli dissero: Signore, vieni a vedere!

11:35 Gesù pianse.

11:36 Onde i Giudei dicevano: Guarda come l’amava!

11:37 Ma alcuni di loro dicevano: Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, fare anche che questi non morisse?

11:38 Gesù dunque, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro. Era una grotta, e una pietra era posta all’apertura.

11:39 Gesù disse: Togliete via la pietra! Marta, la sorella del morto, gli disse: Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno.

11:40 Gesù le disse: Non t’ho io detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio?

11:41 Tolsero dunque la pietra. E Gesù, alzati gli occhi in alto, disse: Padre, ti ringrazio che m’hai esaudito.

11:42 Io ben sapevo che tu m’esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu m’hai mandato.

11:43 E detto questo, gridò con gran voce: Lazzaro vieni fuori!

11:44 E il morto uscì, avendo i piedi e le mani legati da fasce, e il viso coperto d’uno sciugatoio. Gesù disse loro: Scioglietelo, e lasciatelo andare.

11:45 Perciò molti dei Giudei che eran venuti da Maria e avean veduto le cose fatte da Gesù, credettero in lui.

11:46 Ma alcuni di loro andarono dai Farisei e raccontaron loro quel che Gesù avea fatto.

11:47 I capi sacerdoti quindi e i Farisei radunarono il Sinedrio e dicevano: Che facciamo? perché quest’uomo fa molti miracoli.

11:48 Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno e città e nazione.

11:49 E un di loro, Caiàfa, che era sommo sacerdote di quell’anno, disse loro: Voi non capite nulla;

11:50 e non riflettete come vi torni conto che un uomo solo muoia per il popolo, e non perisca tutta la nazione.

11:51 Or egli non disse questo di suo; ma siccome era sommo sacerdote di quell’anno, profetò che Gesù dovea morire per la nazione;

11:52 e non soltanto per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figliuoli di Dio dispersi.

11:53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire.

11:54 Gesù quindi non andava più apertamente fra i Giudei, ma si ritirò di là nella contrada vicino al deserto, in una città detta Efraim; e quivi si trattenne co’ suoi discepoli.

11:55 Or la Pasqua de’ Giudei era vicina; e molti di quella contrada salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.

11:56 Cercavan dunque Gesù; e stando nel tempio dicevano tra loro: Che ve ne pare? Che non abbia venire alla festa?

11:57 Or i capi sacerdoti e i Farisei avean dato ordine che se alcuno sapesse dove egli era, ne facesse denunzia perché potessero pigliarlo.

12:1 Gesù dunque, sei giorni avanti la Pasqua, venne a Betania dov’era Lazzaro ch’egli avea risuscitato dai morti.

12:2 E quivi gli fecero una cena; Marta serviva, e Lazzaro era uno di quelli ch’erano a tavola con lui.

12:3 Allora Maria, presa una libbra d’olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò co’ suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo dell’olio.

12:4 Ma Giuda Iscariot, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse:

12:5 Perché non s’è venduto quest’olio per trecento denari e non si son dati ai poveri?

12:6 Diceva così, non perché si curasse de’ poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa, ne portava via quel che vi si metteva dentro.

12:7 Gesù dunque disse: Lasciala stare; ella lo ha serbato per il giorno della mia sepoltura.

12:8 Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me non avete sempre.

12:9 La gran folla dei Giudei seppe dunque ch’egli era quivi; e vennero non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli avea risuscitato dai morti.

12:10 Ma i capi sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro,

12:11 perché, per cagion sua, molti de’ Giudei andavano e credevano in Gesù.

12:12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme,

12:13 prese de’ rami di palme, e uscì ad incontrarlo, e si mise a gridare: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d’Israele!

12:14 E Gesù, trovato un asinello, vi montò su, secondo ch’è scritto:

12:15 Non temere, o figliuola di Sion! Ecco, il tuo Re viene, montato sopra un puledro d’asina!

12:16 Or i suoi discepoli non intesero da prima queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che essi gliele aveano fatte.

12:17 La folla dunque che era con lui quando avea chiamato Lazzaro fuor dal sepolcro e l’avea risuscitato dai morti, ne rendea testimonianza.

12:18 E per questo la folla gli andò incontro, perché aveano udito ch’egli avea fatto quel miracolo.

12:19 Onde i Farisei dicevano fra loro: Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro!

12:20 Or fra quelli che salivano alla festa per adorare, v’erano certi Greci.

12:21 Questi dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, gli fecero questa richiesta: Signore, vorremmo veder Gesù.

12:22 Filippo lo venne a dire ad Andrea; e Andrea e Filippo vennero a dirlo a Gesù.

12:23 E Gesù rispose loro dicendo: L’ora è venuta, che il Figliuol dell’uomo ha da esser glorificato.

12:24 In verità, in verità io vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, riman solo; ma se muore, produce molto frutto.

12:25 Chi ama la sua vita, la perde; e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna.

12:26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove son io, quivi sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà.

12:27 Ora è turbata l’anima mia; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora! Ma è per questo che son venuto incontro a quest’ora.

12:28 Padre, glorifica il tuo nome! Allora venne una voce dal cielo: E l’ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!

12:29 Onde la moltitudine ch’era quivi presente e aveva udito, diceva ch’era stato un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato.

12:30 Gesù rispose e disse: Questa voce non s’è fatta per me, ma per voi.

12:31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo;

12:32 e io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me.

12:33 Così diceva per significare di qual morte dovea morire.

12:34 La moltitudine quindi gli rispose: Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno: come dunque dici tu che bisogna che il Figliuolo dell’uomo sia innalzato? Chi è questo Figliuol dell’uomo?

12:35 Gesù dunque disse loro: Ancora per poco la luce è fra voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi colgano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove vada.

12:36 Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figliuoli di luce. Queste cose disse Gesù, poi se ne andò e si nascose da loro.

12:37 E sebbene avesse fatti tanti miracoli in loro presenza, pure non credevano in lui;

12:38 affinché s’adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto a quel che ci è stato predicato? E a chi è stato rivelato il braccio del Signore?

12:39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia:

12:40 Egli ha accecato gli occhi loro e ha indurato i loro cuori, affinché non veggano con gli occhi, e non intendano col cuore, e non si convertano, e io non li sani.

12:41 Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò.

12:42 Pur nondimeno molti, anche fra i capi, credettero in lui; ma a cagione dei Farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga;

12:43 perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio.

12:44 Ma Gesù ad alta voce avea detto: Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato;

12:45 e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato.

12:46 Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre.

12:47 E se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.

12:48 Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno.

12:49 Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre che m’ha mandato, m’ha comandato lui quel che debbo dire e di che debbo ragionare;

12:50 ed io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che dico, così le dico, come il Padre me le ha dette.

13:1 Or avanti la festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

13:2 E durante la cena, quando il diavolo avea già messo in cuore a Giuda Iscariot, figliuol di Simone, di tradirlo,

13:3 Gesù, sapendo che il Padre gli avea dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava,

13:4 si levò da tavola, depose le sue vesti, e preso un asciugatoio, se ne cinse.

13:5 Poi mise dell’acqua nel bacino, e cominciò a lavare i piedi a’ discepoli, e ad asciugarli con l’asciugatoio del quale era cinto.

13:6 Venne dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: Tu, Signore, lavare i piedi a me?

13:7 Gesù gli rispose: Tu non sai ora quello che io fo, ma lo capirai dopo.

13:8 Pietro gli disse: Tu non mi laverai mai i piedi! Gesù gli rispose: Se non ti lavo, non hai meco parte alcuna.

13:9 E Simon Pietro: Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!

13:10 Gesù gli disse: Chi è lavato tutto non ha bisogno che d’aver lavati i piedi; è netto tutto quanto; e voi siete netti, ma non tutti.

13:11 Perché sapeva chi era colui che lo tradirebbe; per questo disse: Non tutti siete netti.

13:12 Come dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: Capite quel che v’ho fatto?

13:13 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono.

13:14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, v’ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.

13:15 Poiché io v’ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come v’ho fatto io.

13:16 In verità, in verità vi dico che il servitore non è maggiore del suo signore, né il messo è maggiore di colui che l’ha mandato.

13:17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate.

13:18 Io non parlo di voi tutti; io so quelli che ho scelti; ma, perché sia adempita la Scrittura, colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno.

13:19 Fin da ora ve lo dico, prima che accada; affinché, quando sia accaduto, voi crediate che sono io (il Cristo).

13:20 In verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato.

13:21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e così apertamente si espresse: In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà.

13:22 I discepoli si guardavano l’un l’altro, stando in dubbio di chi parlasse.

13:23 Or, a tavola, inclinato sul seno di Gesù, stava uno de’ discepoli, quello che Gesù amava.

13:24 Simon Pietro quindi gli fe’ cenno e gli disse: Di’, chi è quello del quale parla?

13:25 Ed egli, chinatosi così sul petto di Gesù, gli domandò: Signore, chi è? Gesù rispose:

13:26 E’ quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda figlio di Simone Iscariota.

13:27 E allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: Quel che fai, fallo presto.

13:28 Ma nessuno de’ commensali intese perché gli avesse detto così.

13:29 Difatti alcuni pensavano, siccome Giuda tenea la borsa, che Gesù gli avesse detto: Compra quel che ci abbisogna per la festa; ovvero che desse qualcosa ai poveri.

13:30 Egli dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte.

13:31 Quand’egli fu uscito, Gesù disse: Ora il Figliuol dell’uomo è glorificato, e Dio è glorificato in lui.

13:32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso, e presto lo glorificherà.

13:33 Figliuoletti, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: "Dove vo io, voi non potete venire", così lo dico ora a voi.

13:34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Com’io v’ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.

13:35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri.

13:36 Simon Pietro gli domandò: Signore, dove vai? Gesù rispose: Dove io vado, non puoi per ora seguirmi; ma mi seguirai più tardi.

13:37 Pietro gli disse: Signore, perché non posso seguirti ora? Metterò la mia vita per te!

13:38 Gesù gli rispose: Metterai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà che già tu non m’abbia rinnegato tre volte.

14:1 Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!

14:2 Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve l’avrei detto; io vo a prepararvi un luogo;

14:3 e quando sarò andato e v’avrò preparato un luogo, tornerò, e v’accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi;

14:4 e del dove io vo sapete anche la via.

14:5 Toma gli disse: Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo saper la via?

14:6 Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

14:7 Se m’aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l’avete veduto.

14:8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta.

14:9 Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre?

14:10 Non credi tu ch’io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.

14:11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credete a cagion di quelle opere stesse.

14:12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che fo io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vo al Padre;

14:13 e quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliuolo.

14:14 Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

14:15 Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti.

14:16 E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo,

14:17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.

14:18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi.

14:19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.

14:20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi.

14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui.

14:22 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?

14:23 Gesù rispose e gli disse: Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

14:24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.

14:25 Queste cose v’ho detto, stando ancora con voi;

14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto.

14:27 Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

14:28 Avete udito che v’ho detto: "Io me ne vo, e torno a voi"; se voi m’amaste, vi rallegrereste ch’io vo al Padre, perché il Padre è maggiore di me.

14:29 E ora ve l’ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate.

14:30 Io non parlerò più molto con voi, perché viene il principe di questo mondo. Ed esso non ha nulla in me;

14:31 ma così avviene, affinché il mondo conosca che amo il Padre, e opero come il Padre m’ha ordinato. Levatevi, andiamo via di qui.

15:1 Io sono la vera vite, e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto,

15:2 Egli lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo rimonda affinché ne dia di più.

15:3 Voi siete già mondi a motivo della parola che v’ho annunziata.

15:4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me.

15:5 Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.

15:6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; cotesti tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.

15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.

15:8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli.

15:9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore.

15:10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; com’io ho osservato i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore.

15:11 Queste cose vi ho detto, affinché la mia allegrezza dimori in voi, e la vostra allegrezza sia resa completa.

15:12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.

15:13 Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.

15:14 Voi siete miei amici, se fate le cose che vi comando.

15:15 Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio.

15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia.

15:17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

15:18 Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me.

15:19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel ch’è suo; ma perché non siete del mondo, ma io v’ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo.

15:20 Ricordatevi della parola che v’ho detta: Il servitore non è da più del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

15:21 Ma tutto questo ve lo faranno a cagion del mio nome, perché non conoscono Colui che m’ha mandato.

15:22 S’io non fossi venuto e non avessi loro parlato, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa del loro peccato.

15:23 Chi odia me, odia anche il Padre mio.

15:24 Se non avessi fatto tra loro le opere che nessun altro ha fatte mai, non avrebbero colpa; ma ora le hanno vedute, ed hanno odiato e me e il Padre mio.

15:25 Ma quest’è avvenuto affinché sia adempita la parola scritta nella loro legge: Mi hanno odiato senza cagione.

15:26 Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me;

15:27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati meco fin dal principio.

16:1 Io vi ho dette queste cose, affinché non siate scandalizzati.

16:2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l’ora viene che chiunque v’ucciderà, crederà di offrir servigio a Dio.

16:3 E questo faranno, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.

16:4 Ma io v’ho dette queste cose, affinché quando sia giunta l’ora in cui avverranno, vi ricordiate che ve l’ho dette. Non ve le dissi da principio, perché ero con voi.

16:5 Ma ora me ne vo a Colui che mi ha mandato; e niun di voi mi domanda: Dove vai?

16:6 Invece, perché v’ho detto queste cose, la tristezza v’ha riempito il cuore.

16:7 Pure, io vi dico la verità, egli v’è utile ch’io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò.

16:8 E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio.

16:9 Quanto al peccato, perché non credono in me;

16:10 quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più;

16:11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.

16:12 Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata;

16:13 ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire.

16:14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.

16:15 Tutte le cose che ha il Padre, son mie: per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà.

16:16 Fra poco non mi vedrete più; e fra un altro poco mi vedrete, perché me ne vo al Padre.

16:17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: Che cos’è questo che ci dice: "Fra poco non mi vedrete più"; e "Fra un altro poco mi vedrete"; e: "Perché me ne vo al Padre?"

16:18 Dicevano dunque: che cos’è questo "fra poco" che egli dice? Noi non sappiamo quello ch’egli voglia dire.

16:19 Gesù conobbe che lo volevano interrogare, e disse loro: Vi domandate voi l’un l’altro che significhi quel mio dire "Fra poco non mi vedrete più", e "fra un altro poco mi vedrete?"

16:20 In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Voi sarete contristati, ma la vostra tristezza sarà mutata in letizia.

16:21 La donna, quando partorisce, è in dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’angoscia, per l’allegrezza che sia nata al mondo una creatura umana.

16:22 E così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi torrà la vostra allegrezza.

16:23 E in quel giorno non rivolgerete a me alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che quel che chiederete al Padre, Egli ve lo darà nel nome mio.

16:24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa.

16:25 Queste cose v’ho dette in similitudini; l’ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre.

16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi;

16:27 poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che son proceduto da Dio.

16:28 Son proceduto dal Padre e son venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e torno al Padre.

16:29 I suoi discepoli gli dissero: Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi similitudine.

16:30 Ora sappiamo che sai ogni cosa, e non hai bisogno che alcuno t’interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio.

16:31 Gesù rispose loro: Adesso credete?

16:32 Ecco, l’ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascun dal canto suo, e mi lascerete solo; ma io non son solo, perché il Padre è meco.

16:33 V’ho dette queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi animo, io ho vinto il mondo.

17:1 Queste cose disse Gesù; poi levati gli occhi al cielo, disse: Padre, l’ora è venuta; glorifica il tuo Figliuolo, affinché il Figliuolo glorifichi te,

17:2 poiché gli hai data potestà sopra ogni carne, onde egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dato.

17:3 E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.

17:4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu m’hai data a fare.

17:5 Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse.

17:6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu m’hai dati dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola.

17:7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che tu m’hai date, vengon da te;

17:8 poiché le parole che tu mi hai date, le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute, e hanno veramente conosciuto ch’io son proceduto da te, e hanno creduto che tu m’hai mandato.

17:9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu m’hai dato, perché son tuoi;

17:10 e tutte le cose mie son tue, e le cose tue son mie; e io son glorificato in loro.

17:11 E io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m’hai dati, affinché siano uno, come noi.

17:12 Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e niuno di loro è perito, tranne il figliuol di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta.

17:13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compita in se stessi la mia allegrezza.

17:14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.

17:15 Io non ti prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

17:16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

17:17 Santificali nella verità: la tua parola è verità.

17:18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo.

17:19 E per loro io santifico me stesso, affinché anch’essi siano santificati in verità.

17:20 Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola:

17:21 che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.

17:22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno;

17:23 io in loro, e tu in me; acciocché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu m’hai mandato, e che li ami come hai amato me.

17:24 Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m’hai dati, affinché veggano la mia gloria che tu m’hai data; poiché tu m’hai amato avanti la fondazion del mondo.

17:25 Padre giusto, il mondo non t’ha conosciuto, ma io t’ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato;

17:26 ed io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu m’hai amato sia in loro, ed io in loro.

18:1 Dette queste cose, Gesù uscì coi suoi discepoli di là dal torrente Chedron, dov’era un orto, nel quale egli entrò co’ suoi discepoli.

18:2 Or Giuda, che lo tradiva, conosceva anch’egli quel luogo, perché Gesù s’era molte volte ritrovato là coi suoi discepoli.

18:3 Giuda dunque, presa la coorte e delle guardie mandate dai capi sacerdoti e dai Farisei, venne là con lanterne e torce ed armi.

18:4 Onde Gesù, ben sapendo tutto quello che stava per accadergli, uscì e chiese loro: Chi cercate?

18:5 Gli risposero: Gesù il Nazareno! Gesù disse loro: Son io. E Giuda, che lo tradiva, era anch’egli là con loro.

18:6 Come dunque ebbe detto loro: "Son io", indietreggiarono e caddero in terra.

18:7 Egli dunque domandò loro di nuovo: Chi cercate? Ed essi dissero: Gesù il Nazareno.

18:8 Gesù rispose: V’ho detto che son io; se dunque cercate me, lasciate andar questi.

18:9 E ciò affinché s’adempisse la parola ch’egli avea detta: Di quelli che tu m’hai dato, non ne ho perduto alcuno.

18:10 Allora Simon Pietro, che avea una spada, la trasse, e percosse il servo del sommo sacerdote, e gli recise l’orecchio destro. Quel servo avea nome Malco.

18:11 Per il che Gesù disse a Pietro: Rimetti la tua spada nel fodero; non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?

18:12 La coorte dunque e il tribuno e le guardie de’ Giudei, presero Gesù e lo legarono,

18:13 e lo menaron prima da Anna, perché era suocero di Caiàfa, il quale era sommo sacerdote di quell’anno.

18:14 Or Caiàfa era quello che avea consigliato a’ Giudei esser cosa utile che un uomo solo morisse per il popolo.

18:15 Or Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Gesù; e quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entrò con Gesù nella corte del sommo sacerdote;

18:16 ma Pietro stava di fuori, alla porta. Allora quell’altro discepolo che era noto al sommo sacerdote, uscì, parlò con la portinaia e fece entrar Pietro.

18:17 La serva portinaia dunque disse a Pietro: Non sei anche tu de’ discepoli di quest’uomo? Egli disse: Non lo sono.

18:18 Or i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e stavan lì a scaldarsi; e anche Pietro stava con loro e si scaldava.

18:19 Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesù intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina.

18:20 Gesù gli rispose: Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. Perché m’interroghi?

18:21 Domanda a quelli che m’hanno udito, quel che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto.

18:22 E com’ebbe detto questo, una delle guardie che gli stava vicino, dette uno schiaffo a Gesù, dicendo: Così rispondi tu al sommo sacerdote?

18:23 Gesù gli disse: Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?

18:24 Quindi Anna lo mandò legato a Caiàfa, sommo sacerdote.

18:25 Or Simon Pietro stava quivi a scaldarsi; e gli dissero: Non sei anche tu dei suoi discepoli? Egli lo negò e disse: Non lo sono.

18:26 Uno de’ servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro avea tagliato l’orecchio, disse: Non t’ho io visto nell’orto con lui?

18:27 E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò.

18:28 Poi, da Caiàfa, menarono Gesù nel pretorio. Era mattina, ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e così poter mangiare la pasqua.

18:29 Pilato dunque uscì fuori verso di loro, e domandò: Quale accusa portate contro quest’uomo?

18:30 Essi risposero e gli dissero: Se costui non fosse un malfattore, non te lo avremmo dato nelle mani.

18:31 Pilato quindi disse loro: Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. I Giudei gli dissero: A noi non è lecito far morire alcuno.

18:32 E ciò affinché si adempisse la parola che Gesù aveva detta, significando di qual morte dovea morire.

18:33 Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamò Gesù e gli disse: Sei tu il Re dei Giudei?

18:34 Gesù gli rispose: Dici tu questo di tuo, oppure altri te l’hanno detto di me?

18:35 Pilato gli rispose: Son io forse giudeo? La tua nazione e i capi sacerdoti t’hanno messo nelle mie mani; che hai fatto?

18:36 Gesù rispose: Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perch’io non fossi dato in man de’ Giudei; ma ora il mio regno non è di qui.

18:37 Allora Pilato gli disse: Ma dunque, sei tu re? Gesù rispose: Tu lo dici; io sono re; io sono nato per questo, e per questo son venuto nel mondo, per testimoniare della verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce.

18:38 Pilato gli disse: Che cos’è verità? E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei, e disse loro: Io non trovo alcuna colpa in lui.

18:39 Ma voi avete l’usanza ch’io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il Re de’ Giudei?

18:40 Allora gridaron di nuovo: Non costui, ma Barabba! Or Barabba era un ladrone.

19:1 Allora dunque Pilato prese Gesù e lo fece flagellare.

19:2 E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s’accostavano a lui e dicevano:

19:3 Salve, Re de’ Giudei! e gli davan degli schiaffi.

19:4 Pilato uscì di nuovo, e disse loro: Ecco, ve lo meno fuori, affinché sappiate che non trovo in lui alcuna colpa.

19:5 Gesù dunque uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. E Pilato disse loro: Ecco l’uomo!

19:6 Come dunque i capi sacerdoti e le guardie l’ebbero veduto, gridarono: Crocifiggilo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa.

19:7 I Giudei gli risposero: Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché egli s’è fatto Figliuol di Dio.

19:8 Quando Pilato ebbe udita questa parola, temette maggiormente;

19:9 e rientrato nel pretorio, disse a Gesù: Donde sei tu? Ma Gesù non gli diede alcuna risposta.

19:10 Allora Pilato gli disse: Non mi parli? Non sai che ho potestà di liberarti e potestà di crocifiggerti?

19:11 Gesù gli rispose: Tu non avresti potestà alcuna contro di me, se ciò non ti fosse stato dato da alto; Perciò chi m’ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa.

19:12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: Se liberi costui, non sei amico di Cesare. Chiunque si fa re, si oppone a Cesare.

19:13 Pilato dunque, udite queste parole, menò fuori Gesù, e si assise al tribunale nel luogo detto Lastrico, e in ebraico Gabbatà.

19:14 Era la preparazione della Pasqua, ed era circa l’ora sesta. Ed egli disse ai Giudei: Ecco il vostro Re!

19:15 Allora essi gridarono: Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Crocifiggerò io il vostro Re? I capi sacerdoti risposero: Noi non abbiamo altro re che Cesare.

19:16 Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

19:17 Presero dunque Gesù; ed egli, portando la sua croce, venne al luogo del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota,

19:18 dove lo crocifissero, assieme a due altri, uno di qua, l’altro di là, e Gesù nel mezzo.

19:19 E Pilato fece pure un’iscrizione, e la pose sulla croce. E v’era scritto: GESU’ IL NAZARENO, IL RE DE’ GIUDEI.

19:20 Molti dunque dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e l’iscrizione era in ebraico, in latino e in greco.

19:21 Perciò i capi sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: Non scrivere: Il Re dei Giudei; ma che egli ha detto: Io sono il Re de’ Giudei.

19:22 Pilato rispose: Quel che ho scritto, ho scritto.

19:23 I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Or la tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso.

19:24 Dissero dunque tra loro: Non la stracciamo, ma tiriamo a sorte a chi tocchi; affinché si adempisse la Scrittura che dice: Hanno spartito fra loro le mie vesti, e han tirato la sorte sulla mia tunica. Questo dunque fecero i soldati.

19:25 Or presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria moglie di Cleopa, e Maria Maddalena.

19:26 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso a lei il discepolo ch’egli amava, disse a sua madre: Donna, ecco il tuo figlio!

19:27 Poi disse al discepolo: Ecco tua madre! E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

19:28 Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché la Scrittura fosse adempiuta, disse: Ho sete.

19:29 V’era quivi un vaso pieno d’aceto; i soldati dunque, posta in cima a un ramo d’issopo una spugna piena d’aceto, gliel’accostarono alla bocca.

19:30 E quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: E’ compiuto! E chinato il capo, rese lo spirito.

19:31 Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione, e quel giorno del sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro fiaccate le gambe, e fossero tolti via.

19:32 I soldati dunque vennero e fiaccarono le gambe al primo, e poi anche all’altro che era crocifisso con lui;

19:33 ma venuti a Gesù, come lo videro già morto, non gli fiaccarono le gambe,

19:34 ma uno de’ soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua.

19:35 E colui che l’ha veduto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è verace; ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate.

19:36 Poiché questo è avvenuto affinché si adempisse la Scrittura: Niun osso d’esso sarà fiaccato.

19:37 E anche un’altra Scrittura dice: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

19:38 Dopo queste cose, Giuseppe d’Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma occulto per timore de’ Giudei, chiese a Pilato di poter togliere il corpo di Gesù; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e tolse il corpo di Gesù.

19:39 E Nicodemo, che da prima era venuto a Gesù di notte, venne anche egli, portando una mistura di mirra e d’aloe di circa cento libbre.

19:40 Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in pannilini con gli aromi, com’è usanza di seppellire presso i Giudei.

19:41 Or nel luogo dov’egli fu crocifisso c’era un orto; e in quell’orto un sepolcro nuovo, dove nessuno era ancora stato posto.

19:42 Quivi dunque posero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, perché il sepolcro era vicino.

20:1 Or il primo giorno della settimana, la mattina per tempo, mentr’era ancora buio, Maria Maddalena venne al sepolcro, e vide la pietra tolta dal sepolcro.

20:2 Allora corse e venne da Simon Pietro e dall’altro discepolo che Gesù amava, e disse loro: Han tolto il Signore dal sepolcro, e non sappiamo dove l’abbiano posto.

20:3 Pietro dunque e l’altro discepolo uscirono e si avviarono al sepolcro.

20:4 Correvano ambedue assieme; ma l’altro discepolo corse innanzi più presto di Pietro, e giunse primo al sepolcro;

20:5 e chinatosi, vide i pannilini giacenti, ma non entrò.

20:6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide i pannilini giacenti,

20:7 e il sudario ch’era stato sul capo di Gesù, non giacente coi pannilini, ma rivoltato in un luogo a parte.

20:8 Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto primo al sepolcro, e vide, e credette.

20:9 Perché non aveano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti.

20:10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa.

20:11 Ma Maria se ne stava di fuori presso al sepolcro a piangere. E mentre piangeva, si chinò per guardar dentro al sepolcro,

20:12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l’altro ai piedi, là dov’era giaciuto il corpo di Gesù.

20:13 Ed essi le dissero: Donna, perché piangi? Ella disse loro: Perché han tolto il mio Signore, e non so dove l’abbiano posto.

20:14 Detto questo, si voltò indietro, e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che era Gesù.

20:15 Gesù le disse: Donna, perché piangi? Chi cerchi? Ella, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai posto, e io lo prenderò.

20:16 Gesù le disse: Maria! Ella, rivoltasi, gli disse in ebraico: Rabbunì! che vuol dire: Maestro!

20:17 Gesù le disse: Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all’Iddio mio e Iddio vostro.

20:18 Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che avea veduto il Signore, e ch’egli le avea dette queste cose.

20:19 Or la sera di quello stesso giorno, ch’era il primo della settimana, ed essendo, per timor de’ Giudei, serrate le porte del luogo dove si trovavano i discepoli, Gesù venne e si presentò quivi in mezzo, e disse loro:

20:20 Pace a voi! E detto questo, mostrò loro le mani ed il costato. I discepoli dunque, com’ebbero veduto il Signore, si rallegrarono.

20:21 Allora Gesù disse loro di nuovo: Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi.

20:22 E detto questo, soffiò su loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo.

20:23 A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, saranno ritenuti.

20:24 Or Toma, detto Didimo, uno de’ dodici, non era con loro quando venne Gesù.

20:25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: Abbiam veduto il Signore! Ma egli disse loro: Se io non vedo nelle sue mani il segno de’ chiodi, e se non metto il mio dito nel segno de’ chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò.

20:26 E otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Toma era con loro. Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: Pace a voi!

20:27 Poi disse a Toma: Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; e porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente.

20:28 Toma gli rispose e disse: Signor mio e Dio mio!

20:29 Gesù gli disse: Perché m’hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto!

20:30 Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri miracoli, che non sono scritti in questo libro;

20:31 ma queste cose sono scritte, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figliuol di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

21:1 Dopo queste cose, Gesù si fece veder di nuovo ai discepoli presso il mar di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera.

21:2 Simon Pietro, Toma detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figliuoli di Zebedeo e due altri de’ suoi discepoli erano insieme.

21:3 Simon Pietro disse loro: Io vado a pescare. Essi gli dissero: Anche noi veniamo con te. Uscirono, e montarono nella barca; e quella notte non presero nulla.

21:4 Or essendo già mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù.

21:5 Allora Gesù disse loro: Figliuoli, avete voi del pesce? Essi gli risposero: No.

21:6 Ed egli disse loro: Gettate la rete dal lato destro della barca, e ne troverete. Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero dei pesci.

21:7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: E’ il Signore! E Simon Pietro, udito ch’era il Signore, si cinse il camiciotto, perché era nudo, e si gettò nel mare.

21:8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), traendo la rete coi pesci.

21:9 Come dunque furono smontati a terra, videro quivi della brace, e del pesce messovi su, e del pane.

21:10 Gesù disse loro: Portate qua de’ pesci che avete presi ora.

21:11 Simon Pietro quindi montò nella barca, e tirò a terra la rete piena di centocinquantatre grossi pesci; e benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò.

21:12 Gesù disse loro: Venite a far colazione. E niuno dei discepoli ardiva domandargli: Chi sei? sapendo che era il Signore.

21:13 Gesù venne, e prese il pane e lo diede loro; e il pesce similmente.

21:14 Quest’era già la terza volta che Gesù si faceva vedere ai suoi discepoli, dopo essere risuscitato da’ morti.

21:15 Or quand’ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: Simon di Giovanni, m’ami tu più di questi? Ei gli rispose: Sì, Signore, tu sai che io t’amo. Gesù gli disse: Pasci i miei agnelli.

21:16 Gli disse di nuovo una seconda volta: Simon di Giovanni, m’ami tu? Ei gli rispose: Sì, Signore; tu sai che io t’amo. Gesù gli disse: Pastura le mie pecorelle.

21:17 Gli disse per la terza volta: Simon di Giovanni, mi ami tu? Pietro fu attristato ch’ei gli avesse detto per la terza volta: Mi ami tu? E gli rispose: Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che io t’amo. Gesù gli disse: Pasci le mie pecore.

21:18 In verità, in verità ti dico che quand’eri più giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani, e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti.

21:19 Or disse questo per significare con qual morte egli glorificherebbe Iddio. E dopo aver così parlato, gli disse: Seguimi.

21:20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso, che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e avea detto: Signore, chi è che ti tradisce?

21:21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: Signore, e di lui che ne sarà?

21:22 Gesù gli rispose: Se voglio che rimanga finch’io venga, che t’importa? Tu, seguimi.

21:23 Ond’è che si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non morrebbe; Gesù però non gli avea detto che non morrebbe, ma: Se voglio che rimanga finch’io venga, che t’importa?

21:24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose, e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è verace.

21:25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte, le quali se si scrivessero ad una ad una, credo che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.


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